lunedì 9 luglio 2012

Quinto Conto Energia: ecco il testo definitivo

Novità Decreto Rinnovabili
-SolEnergia Sardegna-  Il Quinto Conto Energia ha finalmente un decreto ufficiale. Il Ministero dello Sviluppo economico, infatti, ha rilasciato il testo definitivo che tiene conto delle modifiche richieste dalla Conferenza Unificata. Prima di scendere nei dettagli, due precisazioni: la prima è che i veri risvolti del Quinto Conto Energia emergeranno solo tra qualche giorno perché il decreto rinnovabili è estremamente tecnico e alcune variazioni alle tariffe riguardano casi specifici, che i tecnici non mancheranno di far notare; la seconda è che, dopo la pessima figura fatta con la bozza presumibilmente scritta da ENEL, il Ministero è corso ai ripari. Andando a cercare le proprietà del PDF del decreto, infatti, alla voce “autore” risulta: “Noi del Mse“.

In estrema sintesi, le novità dei nuovi incentivi  fotovoltaico sono:

1) Tetto massimo di spesa annua di 6,7 miliardi di euro (invece dei preventivati 6,5);
2) Introduzione dell’obbligo di registro per impianti fotovoltaici sopra i 12 kW di potenza (50 kW se si rimuove l’amianto);
3) Mantenimento del bonus amianto e del bonus UE;
4) Obbligo di utilizzare un impianto di un produttore iscritto a un consorzio europeo per il riciclo dei pannelli fotovoltaici;
5) Facilitazioni per enti pubblici;
6) Scompare lo scambio sul posto;
7) Tetti di spesa specifici per impianti fotovoltaici innovativi, a concentrazione e su edifici pubblici;
8) Taglio generale alla tariffa incentivante per tutti i tipi di impianti fotovoltaici.

Accesso ai meccanismi di incentivazione

Accedono agli incentivi fotovoltaico senza obbligo di registro tutti gli impianti fotovoltaici di potenza non superiore ai 12 kW, se vi è contestualmente la rimozione dell’amianto la soglia sale a 50 kW. Queste soglie valgono anche per eventuali potenziamenti degli impianti fotovoltaici già esistenti.

Non hanno bisogno di registro gli  impianti fotovoltaici  con caratteristiche innovative ma solo fino al raggiungimento di un tetto di spesa massimo di 50 milioni di euro annui. Stesso tetto e stessa modalità senza registro per il fotovoltaico a concentrazione e quello installato dalle Amministrazioni pubbliche tramite bandi pubblici. Tra i 12 e i 20 kW spunta la prima novità: sarà possibile accedere agli incentivi fotovoltaico senza passare dai registri se faremo lo sconto allo Stato. Se rinunceremo, cioè, al 20% della tariffa incentivante che ci spetterebbe qualora vincessimo la lotteria del registro.

Tutti gli altri  impianti fotovoltaici , per essere incentivati, devono rientrare nei registri del GSE che, però, hanno dei tetti massimi di spesa:
  • 1° registro: 140 milioni di euro;
  • 2° registro: 120 milioni di euro;
  • registri successivi: 80 milioni di euro a registro e comunque fino al raggiungimento del limite massimo.
I registri, quindi, sono come un imbuto sempre più stretto in cui è sempre più difficile entrare. Ciò potrebbe portare a una corsa al registro con conseguente intasamento degli uffici del GSE che, probabilmente, nei prossimi mesi avranno molto da lavorare. Anche perché chi ha fatto la pratica per un registro ma non è riuscito a entrare e vuole concorrere per il successivo deve rifare tutto da zero.

Graduatorie dei registri

Nel caso praticamente impossibile in cui le richieste di iscrizione ai registri siano inferiori alle risorse disponibili allora andrà tutto liscio. Altrimenti scatta la graduatoria e alcune richieste di incentivazione verranno cestinate. I vincitori della lotteria dei registri saranno scelti in base a delle priorità e saranno favoriti (i fattori sono in ordine di importanza):
  1. impianti fotovoltaici  su edifici con classe energetica migliore (comunque mai inferiore a D) e sostituzione dell’amianto;
  2. impianti fotovoltaici  su edifici con classe energetica migliore (comunque mai inferiore a D) senza sostituzione dell’amianto;
  3. impianti fotovoltaici  su edifici con moduli installati in sostituzione di coperture su cui è operata la completa rimozione dell’eternit o dell’amianto;
  4. impianti fotovoltaici  con componenti principali realizzati unicamente all’interno di un Paese che risulti membro dell’UE/SEE;
  5. impianti fotovoltaici  ubicati, nell’ordine, su: siti contaminati come definiti dall’articolo 240 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e successive modificazioni, sempreché l’area dei moduli fotovoltaici sia non superiore a quella dei terreni non contaminati o messi in sicurezza,ovvero i moduli siano collocati sui tetti degli edifici insistenti sul sito medesimo; su terreni nella disponibilità del demanio militare; discariche esaurite; cave dismesse; miniere esaurite;
  6. impianti fotovoltaici  di potenza non superiore a 200 kW asserviti ad attività produttive;
  7. impianti fotovoltaici  realizzati, nell’ordine, su edifici, serre, pergole, tettoie, pensiline, barriere acustiche.
Per ognuna di queste categorie ci sarà una sorta di “tetto di spesa interno” che, quando verrà superato, farà scattare un ulteriore meccanismo di selezione in cui verrà data la precedenza agli  impianti fotovoltaici  (i fattori sono in ordine di importanza):
  1. per i quali il richiedente rinuncia al 5% della tariffa;
  2. con precedenza nella data del titolo autorizzativo;
  3. di minore potenza;
  4. con precedenza della data della richiesta di iscrizione al registro.
Quando scatta il Quinto Conto Energia?

I nuovi incentivi fotovoltaico non hanno una data precisa di entrata in vigore: non appena si avvicinerà la soglia di spesa annua dei 6 miliardi di euro, misurata dal GSE, l’Autorità per l’Energia elettrica e il Gas (AEEG) indicherà sul proprio sito la data in cui tale fatidica soglia verrebbe raggiunta. Da quel giorno in poi saremo in pieno Quinto Conto Energia....continua a leggere su: greenstyle.it

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