giovedì 12 luglio 2012

Quinto Conto Energia: le considerazioni di Assosolare


Quinto Conto Energia e le considerazioni di Assosolare

-SolEnergia Sardegna-  La versione ufficiale del Quinto Conto Energia sarebbe addirittura peggiore della bozza presentata qualche settimana fa in Conferenza Stato-Regioni. Questo il punto di vista di Assosolare sul contenuto del provvedimento che riforma il meccanismo di incentivi fotovoltaico in Italia.

Si legge nel comunicato dell’associazione:

Le tariffe sono addirittura state ulteriormente ridotte. Gli operatori affronteranno una decurtazione del 50% rispetto a quanto si prospettava con il Quarto Conto Energia che sarebbe dovuto rimanere valido sino al 2016. Ma il problema per la filiera industriale delle fonti rinnovabili non si ferma qui. Basta leggere le regole di accesso alle tariffe con il Registro obbligatorio, (salvo alcuni casi particolari), per impianti fotovoltaici di potenza superiore ai 12 kW, per capire che le intenzioni “di semplificazione” burocratica, espresse nello stesso Decreto rinnovabili, risultano ampiamente smentite.

La preoccupazione per la complessità delle procedure di accesso agli incentivi fotovoltaico resta dunque uno dei crucci principali di Assosolare, convinta che, a causa delle nuove regole, il GSE si troverà sommerso da migliaia di richieste di incentivazione per piccoli impianti fotovoltaici, mentre le installazioni di potenza media subiranno una grave battuta d’arresto.

Quanto alla sicurezza dell’investimento, secondo l’associazione è minata dal fatto che il debito bancario dovrà aspettare la firma della convenzione con il GSE. Solo allora, e non nel momento in cui si avviano i lavori di installazione dell’impianto fotovoltaico, si avrà la certezza dei ricavi futuri.

Ancora più severe, per Assosolare, le norme introdotte per i grandi impianti fotovoltaici, ai quali non sarà riconosciuta la tariffa onnicomprensiva del GSE, ma un incentivo calcolato a partire dal valore del “prezzo zonale orario”. In questo modo, lamenta l’associazione, si introduce di fatto una “grid parity forzata“, che non corrisponde alle reali condizioni di mercato.

E a proposito di mercato, prosegue la nota di Assosolare:

Se si fosse voluto favorire lo sviluppo di un mercato senza incentivi statali si sarebbe dovuto necessariamente accompagnare queste misure con una profonda ristrutturazione del mercato elettrico italiano, riconoscendo per tempo che è in atto su questo mercato, una profonda trasformazione per effetto dello sviluppo sia del fotovoltaico, sia delle altre fonti elettriche rinnovabili.

In definitiva, il giudizio sul Quinto Conto Energia è molto severo....continua a legger su: greenstyle.it

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